Sono almeno sette le società russe che rischiano di fallire con le sanzioni decise dall’Unione Europea.
ROMA – Sono almeno sette le società russe che rischiano di fallire dopo le sanzioni decise dall’Occidente contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. Naturalmente il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni o diminuire.
Molto dipenderà da come si muoveranno questi Paesi nei confronti di Mosca e allo stesso tempo dalle scelte che farà Putin nei prossimi giorni. Ci aspettiamo, come detto, delle scelte molto dure nei confronti della Russia, ma allo stesso tempo ci dovrebbero essere delle risposte importanti da parte del Cremlino.
Le società russe che rischiano le sanzioni
Come riportato da Fanpage, tra le società russe che rischiano la chiusura anche Russian Port, il principale operatore postale del Paese. Ma il fallimento potrebbe arrivare anche per Russia Housing and Urban Develompent Corporation, Russian Railways, OJSC Svyazinvestneftekhim.
Possibile la fine dell’esistenza anche di Avtodor, società russa che si occupa di infrastrutture e servizi autostradali. Insomma, il loro destino sembra essere ormai segnato, ma la speranza resta quella di poter cambiare completamente il futuro e consentire di proseguire il loro lavoro senza dover fare i conti con sanzioni e restrizioni.
Il pugno duro dell’Occidente
Il pugno duro dell’Occidente nei confronti della Russia sembra essere destinato a continuare anche nei prossimi giorni. Non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro in questo senso e vedremo quale sarà il destino di queste aziende.
La speranza è naturalmente quella di continuare a lavorare senza particolari tensioni, ma i dubbi sono diversi e soprattutto si teme l’arrivo di nuove sanzioni che potrebbero mettere davvero in ginocchio l’economia russa.